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Umbria. Ci sembra, sempre, di non conoscerla mai. Meravigliosa e sconvolgente, da scoprire e riscoprire in ogni stagione.

Vi portiamo per un attimo alla Tenuta Borgo di Santa Cecilia. 14 km da Gubbio, 320 ettari di Tenuta Faunistico Venatoria nel cuore dell’Umbria più selvaggia. Salendo tra le colline si scorge il Borgo (medievale e ben ristrutturato in 2 anni e mezzo); solamente 6 camere, veri e propri mini appartamenti, dai 20 ai 90 mq, arredati con gusto e semplicità, un piccolo e accogliente ristorante (20 coperti con tavoli ben distanziati) e tanta, tanta natura, per un weekend di relax assoluto.

La veduta dal borgo è meravigliosa

Un habitat ideale per cinghiali, caprioli, cervi, lepri, starne, fagiani, beccacce e pernici, e per chi vuole un pochino di relax fuori dal frastuono cittadino… Per la sua biodiversità è un paesaggio unico. Qui si coltivano anche cereali, legumi biologici e favino. Non manca nulla. E questo è il punto forte dell’azienda che per sua natura e per scelta vuole essere completamente equilibrata e autosufficiente. Ad esempio, tutta la carne è di produzione propria, la selvaggina viene limitata ad alcuni numeri permessi durante l’anno, con il metodo dell’abbattimento selettivo proprio delle grandi aziende faunistico venatorie, per mantenere l’equilibrio della fauna. Si produce e si usa energia rinnovabile tramite impianti fotovoltaici e la struttura viene riscaldata solo tramite biomassa legnosa, materiale ecosostenibile a impatto ambientale zero.

Qui c’è tanto da scoprire e altrettanto da raccontare. L’amore per la terra del proprietario (e sommelier) Giuseppe Onorato, la mano diretta e di carattere dello chef Alessio Pierini (Alma, Carracci a Bologna, ecc), fino all’idea di produrre i propri prosciutti e salumi come una volta (alcuni con anche 6 anni di maturazione), in edizione limitata e prossimamente in vendita online.

Prosciutti in affinamento

Un approccio di rispetto etico a 360° e di grande rispetto enogastronomico come si può vedere dal menu del ristorante, dove lo chef mixa sapori tradizionali, prodotti della terra e spezie asiatiche con un equilibrio, una chiarezza ed un’eleganza sconcertanti.

Qui il link al menu:

https://borgosantacecilia.com/wp-content/uploads/2020/10/Menu-2020-autunno-8-ottobre-2020.pdf

Ecco qualche scatto della cena:

Pane rigorosamente fatto in casa
Mise en place perfettamente in sintonia con l’ambiente e il mood

La cena

Tonno di coniglio, mais, polline, tsukemono (dal tonno di lepre al tonno di coniglio, un piatto tradizionale umbro trasformato in una proposta gourmet con un tono acido molto morbido e fresco, giocando con fermentazioni e ingredienti come il polline, forti e difficilmente abbinabili, molto interessante perché lo chef è riuscito a trovare l’equilibrio, quasi come fosse una scommessa…)

Tonno di Coniglio
Tonno di Coniglio

Pane, cavolfiore, mandorle e porcini (un gioco di consistenze tra acidità, dolcezza, cremosità e croccantezze; sicuramente comfort food, direi “coccole dalla terra”)

Pane, Cavolfiore, mandorle e porcini

Tortello di cacio ricotta di capra, lemongrass, sugo d’arrosto e cavolo cappuccio (un piccolo segreto? la foglia di Kombawa, balsamica e quasi fruttata, regala una nota di eleganza esotica che impreziosisce di più il piatto, spettacolare)

Tortello

Umbria. Fegato, fichi, mela selvatica e castagne (il “piatto di mezzo”, ne avremmo mangiati 1000, la fine di ogni boccone ti chiede di ricominciare da capo…) Talmente buono che… non ho fatto in tempo a fare la foto 🙂

Capriolo, fondo affumicato ed erbe di campo (solo quando è disponibile il capriolo, cacciato secondo i dettami dell’azienda faunistico venatoria)

Capriolo

Wild Mont-Blanc, Castagne, corteccia e crumble di bosco (saper cucinare bene e fare dei dolci fantastici non è da tutti gli chef…)

I Vini scelti da Giuseppe

Frizzante, audace e del territorio
Tradizionale e di carattere nella sua freschezza

P.S.: Da non perdere l’incantato Santuario di Santa Cecilia, meta di antichi pellegrinaggi, appena sotto il Borgo, un luogo magico e pieno di pace.

E poi tante altre esperienze organizzate dal team, dall’equitazione al bird watching, dalla caccia, alle degustazioni, fino ai corsi di salumeria con la possibilità di far stagionare i propri salumi o di prenotarne alcuni che verranno sapientemente gestiti e conservati da Giuseppe, e poi, tanti nuovi progetti “green” per il prossimo futuro,

questo per me è #ilverolusso!

Borgo Santa Cecilia – Restaurant & Boutique Room

Frazione Montelovesco – Strada Provinciale 206 al km 15,500, 06024 Gubbio, Italia

+39 075 925 2157 +39 3351289326

info@borgosantacecilia.com

www.borgosantacecilia.com

Isabelle Grabau www.flavour-coach.com